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Avvio StartUp e la paura di fallire.

Quanto le emozioni influiscono nell’avvio di startup e progetti e come fare per avere lucidità tattica.
Guida pratica per essere Coach di sé stessi.

La tua idea di business ti piace, ne hai già iniziato a parlare alle persone più vicine, e senti che è pronta per fare il passo successivo.

Da idea a realtà.

Magnifico.

E più ci pensi, più ne parli, più ti convinci.

Poi arriva un professionista che ti dice che va bene il tuo entusiasmo, ma va testato il mercato, che non è detto che la tua idea funzioni, soddisfa i bisogni di qualcuno? Hai già valutato la forma giuridica? Ed il Business Plan?

Ecco che pian piano l’entusiasmo lascia spazio alla paura, ai dubbi, alle incertezze.

avvio startup - ragazzo perplesso al pc

Il 95% delle startup falliscono entro i primi 4 anni.

È triste ma noto che un’alta percentuale di StartUp non riesce a passare la fase iniziale del primo anno di vita. Addirittura si stima che in generale circa il 95% delle startup falliscono entro i primi 4 anni.

Da uno studio sui fallimenti dell’ avvio di startup, svolto da CB insights, si legge come circa il 67% delle imprese falliscono o riescono a stento a rimanere autosufficienti, rinunciando alla prospettiva di crescita.

I motivi sono molteplici, qui il focus è sulla gestione emotiva ed organizzativa. Ne parliamo anche qui in un altro articolo.

Analizzare il mercato e pianificare è corretto ma, qualcuno ti ha chiesto cosa c’è dietro il tuo grande o piccolo desiderio di avviare questo progetto?

Le emozioni e la motivazione che le genera, giocano un ruolo fondamentale in un qualsiasi processo.

Il primo passo da fare, per assicurarti il 50% della riuscita del progetto è scoprire quali fili invisibili lo muovono e che lo terranno in piedi in futuro.

In questo momento qualche perché è arrivato dentro di te, ma scommetto che non è ancora chiarissimo, definito, delineato e vivido.

Ti chiedo: conosci a fondo te stesso, i tuoi perché e magari le persone che ti affiancano?

Anche se questo business volesse essere “solo” una diversificazione, un guadagno maggiore o un investimento, sei sicuro di sapere chiaramente come ti comporterai davanti ad un ostacolo oppure che potenzialità hai per svilupparlo al meglio o quali sono quelle dei tuoi alleati?

Se la motivazione, la visione, le risorse, gli ostacoli e gli alleati, non sono chiari, ecco che le emozioni prendono il sopravvento e nel business non è un bene, anche se fossero emozioni positive.

Il business coaching nasce per analizzare, pianificare e gestire al meglio progetti, obiettivi avviare una startup e relazioni.

Le performance auspicate nasceranno solo quando dirigenti, personale, manager e perfino i clienti condivideranno gli stessi valori; in quest’ottica, si è in grado di elevare il proprio grado di consapevolezza e responsabilità all’interno di una nuova Cultura d’Impresa al fine di un successo diffuso e condiviso.

Il consiglio è sempre quello di affidarsi a Coach esperti per una fase embrionale e di sviluppo come ad esperti Consulenti per la messa sul mercato, ma ci sono domande che ci si può già fare in autonomia.

Come poter essere dunque Coach di sé stessi nella fase iniziale di un progetto?

avvio startup - matita su appunti

Ti invito a prendere carta e penna, e non tastiera e monitor, ma carta e penna (è più efficace, poi sei libero di creare il tuo file digitale), dichiarare al mondo che ti prendi del tempo per te ed il tuo progetto (decidi tu quanto, in modo da non essere disturbato) e rispondi a queste poche ma importanti domande:

1) Cosa esattamente ti ha portato a voler avviare questo progetto? Quali le ragioni più profonde?

NB: se scrivi di denaro, prestigio, supporto a qualcosa o qualcuno, ricorda che questi sono tutti mezzi per un obiettivo più grande.

Avere più denaro cosa realmente ti permetterebbe di fare e perché?

Cosa c’é dietro il tuo bisogno di avvio di una startup?

Cosa ti fa stare bene e perché?

Insomma, sei solo con te stesso, sii sincero e vai a fondo, scopri qual é il tuo Scopo, quello che una volta raggiunto ti fa stare bene.

2) Descrivi con chiarezza la tua Vision (ovvero la contestualizzazione in ambito lavorativo dello Scopo personale.) Condividila se hai dei partner e scrivi le considerazioni che nascono.

3) Descrivi 3 caratteristiche della tua personalità che potranno essere utili al progetto

4) Descrivi 3 caratteristiche che invece potrebbero tramutarsi in limiti.

5) Se hai soci/partner, cosa vi accomuna e cosa invece potrebbe essere un limite?

6) Cosa potresti fare già da oggi per potenziare le virtù e trasformare gli ostacoli?

7) Quale emozione provi adesso?

Le domande utili ed esplorative potrebbero essere molte di più, ma non siamo nella sede giusta, il mio desiderio ora è quello di farti comprendere come tutto questo è estremamente importante, come troppo poco ci poniamo domande.

Questo lavoro, se fatto con la giusta attenzione, ti darà nuovi spunti, pensieri, emozioni e chiarezza d’intenti, usa tutte queste indicazioni per delineare al meglio il tuo progetto e l’avvio della tua startup.

C’é chi scopre che le persone che aveva individuato non sono quelle giuste, oppure che l’idea di business nasce per uno scopo diverso da quello iniziale e per questo può avere nuove prospettive.

C’é un mondo inesplorato dentro ognuno di noi e scoprirlo prima di fare investimenti importanti o prendere decisioni è fondamentale.

Più farai chiarezza dentro di te, meno sarai in balia delle emozioni e più il tuo progetto poggerà su basi solide e coerenti per il tuo Brand.

Buon lavoro!

Alessandra Casonato

Life&CareerCoach

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