fbpx

I Sogni infranti degli atleti. Cosa succede 8 volte su 10?

Intervento del Coaching sportivo.

I sogni non hanno età ci rendono liberi di esprimerci con armonia e gioia, ma non sempre si realizzano, spesso cadono a terra e lì restano anziché prendere il volo. Ecco come il Coaching sportivo lavora su queste dinamiche.

Ogni bambino ha il suo, chi non ha fantasticato immaginando di realizzarlo da adulto?

Claudio Valigi Roma - Coaching sportivo

Per alcuni il sogno è un area di confort dove rifugiarsi e liberare le fantasie, un mondo virtuale

dove non esistono pressioni e interferenze, senza mettersi in gioco come nella vita reale.

Poi ci sono persone che del sogno di bambino ne fanno il loro scopo di vita l’obbiettivo da raggiungere il traguardo da tagliare.

L’obiettivo da raggiungere.

Nel giovane sportivo il sogno alimenta passione amore per ciò che fa, permette di affrontare difficoltà e ostacoli con forza entusiasmo, è un’energia potente che si rinnova quotidianamente attraverso il lavoro e il sacrificio.

Il mio sogno di bambino era diventare calciatore di serie A.

Tutto ha inizio da un paesello umbro, Deruta, e si realizza con l’arrivo a Roma https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Valigi la sponda del Tevere è quella giallo rossa della Magica Roma di Niels Liedholm squadra piena di fuoriclasse come Falcao Bruno Conti campione del mondo di Spagna ’82.

29 Settembre 1982 stadio Olimpico.

80.000 spettatori.

Partita di esordio in coppa Uefa contro gli Inglesi dell’Ipswich Town detentori del titolo. (https://www.youtube.com/watch?v=2mBpU_4s5nA)

Nel sottopasso prima di entrare in campo, il bambino che giocava nell’aia di campagna realizza il sogno di essere attore protagonista con i campioni.

Da Deruta a Roma il viaggio è stato lungo e piano di emozionie. Le emozioni quelle che ci accompagnano per tutta la vita ci condizionano e influiscono più di ogni cosa.

Nella nostra cultura veniamo educati e cresciamo secondo canoni schematici, regole consolidate da generazioni, percorsi formativi fatti di protocolli per formare corpo e mente. Né in famiglia né tantomeno a scuola, si parla e si studia l’aspetto emozionale delle persone come se fosse una cosa scontata.

Nella mia esperienza come quella di tanti sportivi il percorso giovanile è stato impostato su regole

disciplina, allenamenti quotidiani mirati allo sviluppo delle qualità fiche tecniche tattiche, come

alimentarsi quante ore dormire, e il resto della giornata dedicato alla scuola.

Nessuno dei miei formatori tra insegnanti, allenatori, dirigenti ha contribuito alla mia crescita emozionale di uomo, alla gestione delle incertezze della paura di non riuscire o l’eccessiva

euforia.

Da qualche anno, anche per questo, ho sentito il bisogno di mettere ordine capire come allenare le emozioni. Ho seguito la Scuola di Coaching de Il Passo Successivo, volevo avere a disposizione degli strumenti per far emergere al meglio le potenzialità delle persone attraverso il piacere delle emozioni.

Claudio Valigi - coaching sportivo

I processi dietro la realizzazione di un sogno (obiettivo)

Studiando il coaching ho appreso quali sono i processi dietro la realizzazione di un sogno (obiettivo), azioni che ho fatto una dopo l’altra, mosse dalla giusta motivazione, dal governo delle interferenze più forti, da validi alleati, da emozioni potenzianti (certo con un coach affianco alcune volte sarebbe stato più semplice e meno doloroso) e oggi so cosa non fa avverare i sogni sportivi di 8 atleti su 10.

Dell’atleta moderno si hanno ha disposizione dati di ogni tipo, valori nutrizionali stato di salute,

prestazionali fisici tecnici tattici, siamo in grado di sapere quanti passaggi effettuati riusciti, tiri in porta fatti, palloni intercettati, quante accelerazioni fatte a che velocità e tanto altro, ma non viene indagato lo stato emotivo del giocatore, non come si dovrebbe perlomeno.

Un atleta può scendere in campo con un problema fisico e fare una buona prestazione, mentre se turbato da interferenze interne ed emozioni negative la sua prestazione con alte probabilità sarà compromessa.

Di quel 29 settembre 1982 non ricordo i passaggi fatti i palloni recuperati, ma sento come allora le forti emozioni vissute.

Adesso l’obbiettivo è aiutare sempre più sportivi a costruire e realizzare il proprio sogno.

Se vuoi approfondire il servizio di coaching sportivo ti consiglio di visitare questa pagina https://www.ilpassosuccessivo.it/servizi/sport-coaching/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

× Come possiamo aiutarti?